1°giorno 25Km
Arrivo in mattinata a Civita presso “i Sette Venti del Pollino”, sede dei Falconieri dei Setteventi, primo e unico centro di falconeria naturalistica della Calabria dove è possibile svolgere un percorso didattico e interattivo per conoscere e scoprire l’affascinante mondo dei rapaci con guide esperte ambientali, adatto ad ogni tipo d’età. E’ consigliabile vestirsi a cipolla e indossare scarpe comode.
Nel pomeriggio visita del Borgo di Morano Calabro uno dei principali centri del parco nazionale del Pollino e borgo tra i più panoramici e suggestivi della Calabria. Si potranno visitare: il Castello Normanno-Svevo, opera di grande pregio che permette di ammirare tutte le caratteristiche peculiari dei grandi castelli medievali; la Collegiata dei SS. Pietro e Paolo, la più antica fra le chiese di Morano Calabro risalente all'anno 1000. La peculiarità di questo edificio oltre all'antichissimo campanile di epoca medievale, è senza dubbio la caratteristica mescolanza di stili architettonici che variano dal gotico Sibari della facciata e delle mura agli elementi tardo-barocchi degli ambienti interni.
2°giorno 49Km
Trekking guidato alla riserva naturale Le Gole del Raganello che costituiscono un canyon lungo circa 17 km. Si parte dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere un'area attigua all'abitato di Civita, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo e dove si potrà visitare anche l’eco-museo dell’antica filanda, un complesso di archeologia industriale tessile che ha funzionato, per lungo tempo, sfruttando l'energia idraulica prodotta dal salto d’acqua di due grosse vasche.
Intervista ad Enzo Filardi dell'Antica Filanda Filardi
Visita del borgo di Civita che compare tra I Borghi più Belli d’Italia della Calabria ed è immerso in uno scenario paesaggistico di grande interesse. È anche una delle più antiche comunità italo-albanesi d’Italia, le cui tradizioni passano per la particolare forma del borgo, la lingua, il culto e le folkloristiche abitazioni, qui le case hanno gli occhi... ma anche un naso e una bocca. Si tratta delle cosiddette "Case Kodra" (o "case parlanti") in onore dell'artista albanese Ibrahim Kodra, abitazioni antropomorfe che richiamano lo stile della sua pittura. Che dire dei comignoli? Altro segno distintivo delle case di Civita, che nella loro forma allungata e di varia fattura (ogni famiglia ha il proprio comignolo distintivo) racchiudono una serie di superstizioni e leggende legate alla cacciata degli spiriti maligni, spesso identificati nel forte vento che spira per le vie di Civita sul Pollino.
Sosta al Museo Etnico Arbresh: l'esposizione comprende costumi albanesi, una rassegna fotografica e testimonianze sui paesi dell'etnia albanese in Italia.
Civita da scoprire
3°giorno 162Km
Partenza per Sibari, visita guidata al Parco archeologico e al Museo archeologico nazionale della Sibaritide che ospita reperti risalenti dall’era protostorica della Magna Grecia fino alla civiltà romana. Nel pomeriggio si prosegue per il comune di Corigliano-Rossano: prima tappa a Corigliano, con la visita guidata del Castello, definito come uno fra i più belli e meglio conservati esistenti nell'Italia meridionale, e del centro storico. Seconda tappa Rossano, dove si visiterà l’Abbazia di Santa Maria del Patìre, complesso religioso fondato alla fine del XI secolo da Bartolomeo di Simeri.
4°giorno 141Km
Partenza per Papasidero, visita del borgo e della Grotta del Romito risalente al Paleolitico superiore contenente una delle più antiche testimonianze dell'arte preistorica in Italia e una delle più importanti a livello europeo. Si prosegue per Verbicaro e visita all’ Eco-Museo del Vino e della Vita Contadina ricavato nell’ex carcere del paese nel centro storico del borgo. Si tratta di un luogo dedicato alla memoria collettiva della comunità e al prezioso vino Verbicaro DOC, tra le eccellenze dell’agroalimentare calabrese. Nel primo pomeriggio si prosegue per la riserva statale Valle del fiume Lao, dove si potranno fare trekking, passeggiate in mountain bike, a cavallo, escursioni in quad oppure rafting sul fiume Lao per i più avventurieri. (richiesta prenotazione anticipata per l’attività scelta).
Cosa si può fare nel Parco Nazionale del Pollino?
5°giorno 25Km
Visita di Castrovillari con il suo Castello Aragonese, massiccio complesso medievale edificato nel corso del XV secolo, e il Protoconvento Francescano, fondato nel 1220. L’imponente complesso colpisce per i suoi due chiostri; ospita inoltre la Pinacoteca comunale intitolata ad Andrea Alfano.
Sosta al Parco della Lavanda a Campotenese vicino a Morano Calabro: questo parco nasce da un’idea dei fondatori di riqualificare ambienti rurali montani e salvaguardare il territorio. Qui nasce spontaneamente la “Loricanda” lavanda autoctona del Parco Nazionale del Pollino, pianta robusta in grado di sopravvivere anche lunghi periodi sepolta dalla neve. Dopo lunghe analisi si è rivelata essere un ottimo prodotto per la farmacopea e la cosmesi. Non resterà che immergersi in un profumato mare color lilla. Fioritura massima dal 30 giugno al 10 agosto